La frittata con la sgarbazza è una delle ricette bolognesi più semplici, profumate e deliziose che si possano preparare con pochi (ma buoni!) ingredienti: bastano le uova, il gambo dei cipollotti (la “sgarbazza” appunto), un pizzico di sale e pepe, un goccio d’olio e una grattatina di parmigiano per insaporire.
E’ una ricetta antica, di recupero, che mia nonna faceva spesso per recuperare i gambi delle cipolle appena raccolte dall’orto.
Mi raccomando, se non avete galline vostre che vi fanno l’ovetto fresco ogni mattina, comprate uova biologiche: le galline allevate in regime biologico hanno ampi spazi per poter scorrazzare felici e fare uova buonissime, al contrario di quelle allevate in gabbia o anche solo a terra.
Sinceramente, non c’è nemmeno la scusa del prezzo: l’uovo è uno dei prodotti più economici per eccellenza e penso proprio che sia doveroso ed economicamente sostenibile da tutti supportare gli allevamenti più etici ed ecosostenibili!
Per questa ricetta ho utilizzato l'olio extravergine d'oliva biologico Maira Bio di Sicani Solidale Shop, una rete virtuosa che nasce per aiutare a finanziare le attività a favore delle persone disabili e svantaggiate, dando anche sostegno ai piccoli produttori locali da cui seleziona prodotti di alta qualità da proporre sul proprio sito.
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INGREDIENTI (per 4 persone)
- uova 8
- gambi di cipolla fresca (sgarbazza) 4
- parmigiano grattugiato 2 manciate abbondanti
- olio extravergine d’oliva
- sale
- pepe
PROCEDIMENTO
Rompere le uova in una ciotola e sbatterle appena con una forchetta: unire un presa di sale, una di pepe e il parmigiano, amalgamando velocemente con la forchetta.
Tagliare a rondelle sottili la sgarbazza, soffriggerla qualche istante in una padella antiaderente con due cucchiai d’olio e un pizzico di sale: unire le uova sbattute direttamente in padella e cuocere a fuoco medio.
Appena comincia a rapprendersi, staccare i bordi con una palettina antiaderente: portare a cottura, poi girare la frittata e cuocerla un altro minuto.
Servire la frittata tiepida, tagliandola a spicchi.
E’ buonissima anche mangiata fredda il giorno dopo: può essere un’ottima scelta per un pic-nic o per un panino farcito.
La conosco benissimo questa ricetta...è buonissima e dolcissima. Complimenti
RispondiEliminaHai ragione Gessica, la frittata con la "sgarbazza" è sublime: me la faceva sempre mia nonna e io continuo la tradizione... le cose semplici sono davvero le più buone!
Elimina<3 nn ti conosco ma x i miei gusti se cucini così è amore a prima vista
RispondiEliminaAccidenti Giulio, non mi era mai capitato di prendere un uomo per la gola con la frittata di sgarbazza! A parte gli scherzi, le cose semplici sono sempre le più buone e questa è proprio la ricetta che mi ha insegnato mia nonna Gianna e che ripropongo sempre con piacere! Ciao, Monia.
RispondiEliminamia nonna la sgarbazza la faceva rosolare con l'olio ,sale,e dopodue minuti la tirava con il vino quando si è assorbito ed evaporato metteva le uova sbattute con un pò di sale ,pepe e parmiggiano .quindi dalla sua ricetta c'è solo un pò di vino che secondo la nonna era più digiribile.
RispondiEliminaNon la conoscevo la versione con il vino... buona a sapersi!! Le nonne ne sapevano una più del diavolo!!
EliminaMe encanta esa parte de la cebolla, la uso mucho , el sabor es más suave, buenísima!!
RispondiEliminaGracias, es una receta tipica de Bologna, la Hacìa mì abuela!!
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