Torta di riso bolognese


Questa ricetta è tipica di Bologna e si usa prepararla per occasioni speciali, soprattutto a Natale, e proviene direttamente dal quaderno di ricette di mia nonna Gianna.
Il profumo della mandorla amara, il verde del cedro candito, le mandorle e gli amaretti sbriciolati...
Mi ricordo il riso bollito nel latte con la scorza di limone e la vaniglia... che quando la nonna lo rovesciava nella terrina per mescolarlo agli altri ingredienti io ero già pronta con cucchiaio di legno in mano per pulire la pentola e raschiare il fondo dolce e appiccicoso... che ricordi!
Per questa ricetta ho utilizzato le mandorle biologiche dell'Azienda Agricola Caruso, lavorate direttamente in azienda con metodo manuale, nel periodo compreso tra Agosto e Settembre, a Caltabellotta (Agrigento).


INGREDIENTI
  • latte fresco intero 1 litro
  • zucchero semolato 400 g
  • mandorle 130 g
  • riso 120 g
  • cedro candito 100 g
  • amaretti 100 g
  • uova 6
  • vaniglia 1 stecca
  • scorza di 1 limone
  • liquore di mandorla amara per spennellare

PROCEDIMENTO
Sbollentare le mandorle pochi istanti in acqua bollente, scolarle, pelarle e tenerle da parte.
Mettere il latte in una casseruola, portarlo ad ebollizione e versarvi il riso, i semi di vaniglia (ottenuti incidendo per il lungo la bacca e raschiandone i semi con un coltellino), la bacca di vaniglia rimasta e la scorza di limone intera.
Cuocere il riso al dente, togliere dal fuoco e unirvi lo zucchero mescolando bene.
Lasciar raffreddare.
Sbattere con una forchetta le uova e unirle al riso, amalgamandole bene.
Tritare le mandorle e gli amaretti, tagliare il cedro a dadini fini e unirli al composto mescolando bene.
Ungere una teglia rettangolare, versarvi il composto, pareggiare bene e cuocere in forno preriscaldato a 180°C fino a doratura (circa 30/40 minuti).
Sfornare e spennellare con il liquore alla mandorla amara bagnando bene tutta la superficie della torta.
Far raffreddare e servire tagliata a losanghe con uno stuzzicadenti infilato in ogni losanga.

Commenti

  1. Fatta! Grazie. L'aspetto è bellissimo, ti saprò dire se è buona.

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    1. Grazie Fabienne! Ho avuto anche l'onore di assaggiarla: sei stata bravissima!!!

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