Ma sei di coccio? Tigelle, crescenti, piadine e focacce… lungo la via Emilia
Ricette di Emilia e di Romagna in questo volume de “I quaderni del Loggione” di Damster Edizioni, scritto da Enrico Belgrado e illustrato da Morena Magri.
Cenni storici, riflessioni culinarie e aneddoti curiosi per raccontare cosa c’è dietro una ricetta, un prodotto tipico, una materia prima, una tradizione mantenuta da secoli da massaie votate per amore o per forza alla cucina.
Piade, crescentine, tigelle, borlenghi, ciacci e chi più ne ha più ne metta: ad ogni ricetta seguono le varianti, diverse e sfumate secondo la località di provenienza: pochi chilometri cambiano nomi, dosi e ingredienti, dando connotazioni sempre originali al piatto tipico in questione.
Impariamo, quindi, che la piada romagnola a Rimini e Riccione è più grande e spianata, mentre a Faenza e Cesena è più piccola e grassoccia: guai a confonderle, pena una bella ramanzina romagnola!
Veniamo anche a conoscenza della modenese “crescentina”, spesso chiamata “tigella”, soprattutto nel bolognese: errore grossolano, se si pensa che le tigelle sono invece i dischetti di terracotta che si usava impilare accanto al camino inframezzati da un po’ d’impasto che, cuocendo, dava appunto le mitiche crescentine.
Che dire: viva l’Emilia, la Romagna e la cucina di una volta!
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di Enrico Belgrado
2013
126 pagine
9 euro
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